Fig.1 Detartrasi in un pit bull di 4 anni, femmina
Cosa comporta l’accumulo di tartaro?
L’accumulo di tartaro in prossimità dei denti porta ad alitosi (cattivo odore emanato dalla bocca), infiammazione e retrazione della gengiva, predisposizione a carie dentali ed ascessi dentali, fino alla caduta dei denti. I batteri coinvolti in questi processi possono diffondere attraverso il torrente ematico e danneggiare gli organi interni quali il cuore, il fegato e i reni; o diffondere nei tessuti vicini e creare problemi a carico delle strutture confinanti: quali, ad esempio, l'apparato respiratorio e l'occhio. Prevenzione Da una recente statistica è emerso non solo che il 75% dei gatti e l'85% dei cani soffre di affezioni ai denti o alla bocca, ma anche che la maggior parte dei padroni ignora che la dentatura dei propri animali dovrebbe essere regolarmente controllata dal medico veterinario. Per prevenire la deposizione della placca batterica è fondamentale l'alimentazione. E bene abituare il cucciolo di cane o gatto ad una alimentazione a base di croccantini “secchi”. Molti proprietari ritengono che dare alimenti umidi sia salutare. In realtà l’umido sicuramente è più gradito ma può predisporre sia a problemi dentali, sia se non conservato bene a problemi digestivi. Sicuramente ancor più grave è la somministrazione di dolciumi, formagggi e simili. Aiutano la pulizia dei denti sicuramente paste enzimatiche disponibili in commercio, regolare pulizia con dentifricio in cani e gatti che lo permettono, croccantini dietetici finalizzati allo scopo, “ossa finte” di pelle e in alcuni casi anche pane duro.
Terapia e cura.
Il tartaro si elimina con un'operazione di pulizia dentale denominata detartrasi che costituisce la parte più importante degli interventi dentistici del cane in un ambulatorio veterinario. Per effettuarla, l'animale viene posto in anestesia generale per assicurarsi una buona contenzione: il detartraggio, infatti, non è particolarmente doloroso, serve per evitare che il soggetto possa muoversi durante l'intervento. L’intervento è anche piuttosto rapido e consiste nel rimuovere con una apposito strumento chiamato piezoelettrico tutto il tartaro presente sopra i denti e sotto la gengiva. I denti vengono poi lucidati e le gengive controllate fino agli spazi sottogengivali.

Fig.2 Strumento per Detartrasi
Per qualche giorno dopo l'intervento potrà essere indispensabile una terapia con antibiotici o antidolorifici e disinfettanti gengivali a base di clorexidina. In ogni caso sarà importante un'efficace prevenzione per l'accumulo di tartaro data dall'alimentazione secca, dalla pulizia dei denti con appositi spazzolini o con l’utilizzo di paste o gomme enzimatiche
Dott. Francesco Buompane
MEDICO VETERINARIO
www.dottfrancescobuompane.blogspot.com